GRASSI, Josef
pittore, nato a Vienna verso il 1758, morto a Dresda l'8 luglio 1838. Già nel 1768 il G. entrò nell'accademia di Vienna, di cui divenne membro nel 1791. Acquistò presto notorietà con ritratti di personaggi della corte e con miniature. Nel 1800 fu nominato professore all'Accademia di Dresda, da dove si recava spesso a Gotha, a lavorare per il duca Emilio Leopoldo Augusto di Sassonia-Gotha. Nel 1816 si recò a Roma, dove già nel 1808 aveva esposto numerosi quadri in Campidoglio ed era diventato nel 1810 membro dell'Accademia di S. Luca. Tuttavia non ebbe successo, poiché in quegli anni vi predominarono i cosiddetti "Nazzareni" ostili ai modi ancora prettamente settecenteschi della pittura del G. Nel 1821 questi ritornò a Dresda, dove passò il resto della sua vita solitario e dimenticato. La maggior parte delle sue opere, sopra tutto ritratti, importanti anche per la storia del costume, appartiene a famiglie nobili polacche, austriache e tedesche; quello della regina Luisa si trova nel Hohenzollernmuseum di Berlino, quello di re Federico Guglielmo III nel nuovo palazzo a Potsdam, l'autoritratto negli Uffizî, un altro nel museo artistico-industriale a Vienna. Molti dei quadri del G. sono stati riprodotti in incisione.
Bibl.: Weigelt, in Thieme-Becker, Künstler-Lex., XIV, Lipsia 1921.