SCHREYVOGEL, Josef
Letterato e drammaturgo, nato a Vienna il 27 marzo 1768, morto ivi il 28 luglio 1832. Abbandonò gli studî giuridici per dedicarsi interamente alle lettere e al teatro. Venuto in sospetto al governo per le sue idee rivoluzionarie, passò gli anni 1794-96 a Jena, dove conobbe Goethe, Schiller, Wieland, Herder, Fichte e collaborò alla Literaturzeitung, al Deutscher Merkur e alla Neue Thalia, preparandosi in pari tempo con lo studio della vita teatrale di Weimar alla sua carriera di drammaturgo. Ritornato in patria, si fece promotore, con la fondazione del Sonntagsblatt (1807-08), di un risorgimento spirituale e civile in senso neoclassico e idealistico, negli stessi anni in cui il conte Stadion andava preparando la riscossa della coscienza nazionale austriaca. Dal 1814 al 1832 lo Sch. resse le sorti del Burgtheater, operando nel suo ufficio di segretario e di regista quel radicale rinnovamento nel repertorio e nei ruoli che ne fece il primo teatro di prosa in terra germanica.
Ispirandosi all'idea goethiana della Weltliteratur, portò sulle scene i massimi capolavori d'ogni tempo e d'ogni nazione, interpreti la Schröder, l'Anschütz, Ferdinando Löwe, Federico Wilhelmi, Sofia Müller e altri valentissimi. Pur restando fermo sino all'ultimo nei principî d'una estetica antiromantica, che riconosceva nei grandi maestri del passato la norma indefettibile dell'arte e attribuiva al dramma, col Lessing e con lo Schiller, un'altissima missione educatrice, nella pratica si lasciava guidare dalla ragione e dall'esperienza, tenendo nel massimo conto il giudizio del pubblico e curando scrupolosamente ogni mezzo espressivo, erede e geniale interprete in questo della più genuina tradizione teatrale viennese.
Riflesso immediato del suo spirito austeramente raccolto e ansioso di trovare sulle orme kantiane la soluzione dei problemi morali dell'età moderna, restano i Diarî, scritti fra il 1810 e il1824, che nella sua vasta opera di prosatore limpido ed efficace - racconti e novelle di colorito locale, frammenti d'un romanzo autobiografico, saggi critici - occupano un posto eminente. La vita terrena costantemente raffrontata ai beni eterni, l'ascesi e la rinuncia a ogni gloriola letteraria, l'aspirazione alla pace dell'anima come unica felicità, il senso della vita cosmica sono motivi che fanno di questi diarî il migliore preludio e commento all'opera poetica del Grillparzer e degli altri classici austriaci dell'Ottocento.
Ediz.: Gesammelte Schriften, voll. 4, Brunswick 1829; Tagebücher, ed. K. Glossy (Schriften der Gesellschaft für Theatergeschichte, II-III), Berlino 1903; Ausgewählte Werke, ed. E. Braun, Teschen 1910. Scritti varî, in Grillparzer-Jahrbuch, VIII, XI, XIV.
C. L. Costenoble, Aus dem Burgtheater 1818-37, Vienna 1889; H. Laube, Das Burgtheater, Lipsia 1891 (2ª ed.); A. v. Weilen, Geschichte des Hofburgtheaters, II, ii, Vienna 1903; K. Glossy, J. Sch., Vienna 1903; A. Sauer, Gesamm. Aufsätze zur Geschichte der Literatur in Österreich und Deutschland, ivi 1903; E. Kilian, Schr.'s Shakespeare-Bearbeitungen, in Jahrbuch der deutschen Shakespeare-Gesellschaft, voll. 39, 41, 43.