Addison, Joseph
Saggista, drammaturgo e uomo politico inglese (Milston, Wiltshire, 1672 - Londra 1719). Insegnò a Oxford e fra il 1699 e il 1703 viaggiò in Europa. Avvicinatosi ai whigs, entrò nella Camera dei Comuni (1708) e divenne (1709-11) primo segretario di Lord Wharton, luogotenente d’Irlanda. Fu, con alterna fortuna, autore di melodrammi e commedie. Collaborò con R. Steele alla redazione del Tatler e poi dello Spectator (1711-12, 1714), giornale in cui, senza più partigianeria politica, trovò piena espressione la sua personalità di moralista. Tornati i whigs al potere, diresse (1715-16) il giornale politico The Freeholder; divenne (1716) Lord Commissario per il commercio e sposò la contessa di Warwick; nel 1718 si ritirò dall’ufficio. Nei suoi saggi A. rinnova una tradizione volta alla creazione di tipi che sono espressione caratteristica di un’epoca (come in Teofrasto o in La Bruyère), avviandola verso il romanzo di critica del costume. Lo Spectator ebbe risonanza anche in Italia, dove offrì spunti all’Osservatore di G. Gozzi, al Caffè di Verri e alla Frusta letteraria di P. Baretti.