Schumpeter, Joseph Alois
Economista austriaco (Třešt’, Moravia, 1883 - Taconic, Connecticut, 1950). Docente a Graz e a Bonn (1925-32), fu ministro delle Finanze della Repubblica austriaca (1919); emigrato negli Stati Uniti, insegnò dal 1932 alla Harvard University.
In Theorie der wirtschaftlichen Entwicklung (1912), espose la teoria dello sviluppo economico (➔ sviluppo p), che vede il motore della crescita nell’imprenditore innovatore, capace di operare mutamenti radicali con rinnovamenti di prodotto o di processo, nuove materie prime, apertura di mercati, cambiamenti organizzativi e nell’assetto di mercato. Le innovazioni rompono il flusso circolare del reddito secondo modalità routinarie, conquistando guadagni di produttività e crescita di lungo periodo. La creazione di credito da parte dei banchieri finanzia gli investimenti delle imprese innovatrici. ● S. legò lo sviluppo al ciclo economico (➔ anche ciclo economico, teoria del): grappoli d’innovazioni radicali e minori generano le fasi congiunturali espansive, seguite da quelle discendenti quando le nuove imprese saldano i debiti e quelle vecchie escono dal mercato. Assegnò alla fase recessiva un ruolo vitale di ristrutturazione. Con l’espressione ‘distruzione creatrice’ indicò il processo evolutivo dell’economia capitalistica, nel quale innovazioni tecnologiche e gestionali trasformano il ciclo produttivo, scompaginando l’equilibrio dei mercati ed eliminando le imprese incapaci d’innovare. ● In Business cycles (1939), sviluppò la sua teoria, distinguendo cicli brevi (o di Kitchin), cicli decennali (o di Juglar, ➔ Juglar, Clément) e cicli lunghi (o di Kondrat´ev, ➔ Kondrat´ev, Nikolaj). Propose tesi di ampio respiro su temi sociologici e politici. In Capitalism, socialism, democracy (1942), indicò la tendenza del capitalismo a trasformarsi da capitalismo concorrenziale, con capitani d’industria indipendenti, in economia centralizzata sotto il controllo di gruppi industriali e finanziari con potere di monopolio, assetto che convergerebbe verso il socialismo di Stato. Fu autore di scritti di storia delle dottrine economiche e postuma fu pubblicata History of economic analysis (1954).