CHINARD, Joseph
Scultore, nato a Lione il 12 febbraio 1756, morto il 20 giugno 1813. Allievo del Blaize, soggiornò più volte a Roma, dove nel 1788 col gruppo di Perseo e Andromeda vinse il premio della Accademia di S. Luca. Nel suo secondo viaggio del 1791, avendo aderito alle idee nuove, fu chiuso in Castel Sant'Angelo, a causa di alcuni lavori che la polizia pontificia giudicò sediziosi. Tornato a Lione, fu nuovamente arrestato e messo in prigione, ma questa volta come sospetto di "moderatismo" (1793). Fece ancora due viaggi in Italia nel 1800 e nel 1804. Lo Ch. ebbe l'abilità di cattivarsi e conservare il favore del Primo Console; fu il ritrattista ufficiale della famiglia imperiale. Scolpì pure una delle figure di soldato che adornano l'arco di trionfo del Carrousel a Parigi. Lo Ch. ha lasciato un gran numero di medaglioni e di ritratti, per la maggior parte in terracotta. La sua opera più popolare è il busto di Madame Récamier, eseguito certamente a Parigi nel 1802; l'originale di marmo si conserva nel Museo di Lione. Nelle sculture dello Ch., spesso d'un gusto provinciale e gretto, affiorano, attraverso lo stile convenzionale dell'Impero, ricordi e reminiscenze dell'arte sensuale del secolo XVIII ignote ai ritrattisti ufficiali dell'epoca. Ed è appunto questa mescolanza di elementi formali disparati che costituisce il fascino principale delle sue opere.
Bibl.: L. Gonse, Les chefs-d'oeuvre des musées de France, Parigi 1904; R. Cantinelli, in Gaz. des beaux-arts, I (1905), pp. 142-50; E. Bertaux, in Revue de l'art anc. et mod., XXVI (1909), pp. 321-36; P. Vitry, Catalogue de l'exposition des oeuvres de Chinard au Pavillon de Marsan, Parigi 1909; M. Tourneux, in Les arts, 1909, n. 95; S. Lami, Dict. des sculpteurs français (XVIIIe siècle), Parigi 1910; Audin, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI, Lipsia 1912; J. Breck, in Art in America, VII (1919), pp. 161-64; L. Rosenthal, in Beaux-Arts, III (1925), pp. 209-210; id., in Gaz. des beaux-arts, XVII (1928), pp. 253-56.