BERCHOUX, Joseph de
Letterato francese, nato a Laylès-Saint-Symphorien il 3 novembre 1762, morto a Marcigny in Borgogna il 17 dicembre 1838. Figlio d'un magistrato, fu giudice di pace nel 1790, poi volontario in un battaglione della Loira, indi addetto alla tesoreria dell'esercito. Lasciato il servizio militare, esordì nella letteratura con una satira, Les Grecs et les Romains (1797), ove si trova il fortunato grido d'insurrezione romantica: Qui me délivrera des Grecs et des Romains!... Nel 1801, pubblicò La Gastronomie, componimento giocoso in forma di poema didattico, pieno d'arguzia. Gli altri poemi eroicomici, politici e filosofici che dettò successivamente con inesauribile vena (Voltaire, ou le Triomphe de la filosophie moderne, 1814: L'Art politique, 1819;. La Liberté, 1833; ecc.) sono irreparabilmente dimenticati. Legittimista e codino, il B. venne, sotto Carlo X, incaricato della censura. Dopo i rivolgimenti del '30, si ridusse in campagna, sopravvivendo alla propria fama. Le sue opere sono raccolte in quattro volumi (Parigi 1829).
Bibl.: F. Z. Collombet, Notice biographique et littéraire sur J. de B., Lione 1841.