Stiglitz, Joseph Eugene
Stiglitz, Joseph Eugene. – Economista statunitense (n. Gary, IN, 1943). Laureato al MIT, ha insegnato alla Yale University (1970-74), a Stanford (1974-76; 1988-2001), a Princeton (1979-88) e dal 2003 alla Columbia University. È stato capo del dipartimento di ricerca economica (1996-99) e vicepresidente (1997-2000) della Banca mondiale. Nel 2001 gli è stato assegnato il premio Nobel per l'economia (con G. A. Akerlof e A. M. Spence) per il contributo offerto, sin dagli anni Settanta, alla teoria dell'informazione. S. si è occupato del meccanismo con il quale operatori economici poco informati traggono informazioni da quelli più informati. Applicando la sua analisi su mercati diversi, ha dimostrato come l'informazione asimmetrica possa provocare tra l'altro disoccupazione e razionamento del credito. Ha ricoperto numerosi incarichi governativi e dal 2003 è membro della Pontificia accademia di scienze sociali. Nel 2011 e 2012 ha appoggiato Occupy Wall street, il movimento di protesta contro gli abusi del capitalismo finanziario, ed espresso forti critiche al condizionamento economico da parte di privati subito dalla BCE. Tra le sue opere più recenti: Globalization and its discontents (2002), sugli errori compiuti dalle istituzioni economiche internazionali nella gestione delle crisi finanziarie; The roaring nineties (2003); Making globalization work (2006); The three trillion dollar war: the true cost of the Iraq conflict (2008, von Linda J. Bilmes); Freefall: America, free markets, and the sinking of the world economy (2010); The price of inequality: how today's divided society endangers our future (2012).