SHORTHOUSE, Joseph Henry
Scrittore, nato a Birmingham il 9 settembre 1834, morto a Lansdowne, Edgbaston, il 4 marzo 1903. Di famiglia quacchera, subì l'influsso di Ruskin e dei preraffaelliti, e rivisse nostalgicamente il movimento anglicano del Seicento nel romanzo storico John Inglesant che si svolge ai tempi di Carlo I e della guerra civile: il protagonista, un gentiluomo di tendenze mistiche, viene a contatto con la devota congregazione di Little Gidding (di cui è dato un incantevole quadro); dopo la morte di Carlo I, si reca in Italia; la seconda parte del romanzo narra la vita d'una corte italiana, gl'intrighi d'un'elezione papale (di Alessandro VII), le vicende della corrente molinista, ecc., e risente troppo delle fonti storiche non animate da conoscenza diretta del paese (lo Sh. che dopo un attacco epilettico nel 1862 divenne un malato cronico, non fu mai in Italia). Il romanzo, pubblicato privatamente nel 1880, trovò un ambiente favorevole (una tendenza affine all'anglicanismo del Seicento esisteva nell'Ottocento col movimento di cui fu esponente il cardinale Newman), e il successo fu grandissimo con la prima edizione pubblica (1881). Lo stile, modellato sulla prosa secentesca (passi delle fonti sono spesso trasportati di sana pianta nel testo), contribuì molto al successo di questa opera, l'unica degna di nota dello Sh.
Bibl.: E. Rieger, J. H. Sh. und sein John Inglesant, Gottinga 1927.