KAINZ, Joseph
Attore drammatico tedesco, nato a Wieselburg (Ungheria) il 2 gennaio 1858, morto a Vienna il 20 settembre 1910. Allievo di C. Kupfer a Vienna, recitò quindi nel teatro di Marburgo. Nel 1876, A. Förster (uno dei più grandi attori del Burgtheater che aveva avuto occasione di udirlo) lo chiamò a Lipsia, difendendo la sua arte contro quel pubblico e quella critica teatrale. Dopo aver fatto parte per due anni della compagnia del duca di Meiningen, K. passò nel 1880 al Hoftheater di Monaco di Baviera (ove rimase per tre anni godendo l'amicizia e il favore di Luigi II) e da lì al Deutsches Theater di Berlino. Una delle prime rappresentazioni in questo teatro e la vera rivelazione dell'arte di K. fu quella del Don Carlos, inscenato da M. Barnays con grande splendore. Al Don Carlos seguirono interpretazioni di Goethe, Grillparzer, Kleist e Shakespeare e anche di moderni come Hauptmann, Ibsen, Sudermann e Schnitzler. Fino al 1899 la fortuna del Deutsches Theater rimase legata principalmente al nome di K. Con lui, all'alto stile di Weimar subentrò sulle scene tedesche l'impressionismo. Lasciando parti intere in penombra, K. colorava di luci nuove e violente scene prima poco notate. Affrettandosi verso il punto centrale, rivelava poi con forte intensità dí espressione il carattere del personaggio. Alla straordinaria agilità della dizione rispondevano armonicamente la ricchissima espressività mimica e la grande elasticità dei movimenti. A Berlino l'arte di K. raggiunse il suo pieno sviluppo e creò le interpretazioni che lo resero celebre. Il naturalismo, sebbene gli fosse intimamente estraneo, ebbe in lui uno dei maggiori interpreti e dovette alla sua arte alcune fra le più grandi vittorie. I personaggi preferiti di K. rimasero però sempre piuttosto uomini di pensiero, non di azione, sognatori combattuti tra la realtà e un mondo ideale da essi soltanto intuito e compreso, come don Carlos, re Alfonso nella Jüdin von Toledo, Tasso e infine, la più celebre delle sue interpretazioni, Amleto. A causa di un passeggero disaccordo col Deutsches Theater (tra il 1889 e il 1892) fece un giro di rappresentazioni negli Stati Uniti.
Nel 1899 M. Burckhardt lo chiamò al Burgtheater di Vienna, che lo ebbe suo sommo attore. A Vienna l'arte di K. si orientò ancor maggiormente verso quella cerebralità che era stata sua caratteristica fin dagl'inizî e che fece di lui il più superbo interprete di Mefistofele nella seconda parte del Faust.
Bibl.: E. Gregori, J. K., Berlino 1905; E. Isolani, J. K., Ein Lebensbild, Berlino 1910; H. Bang, J. K., Berlino 1910; K. Falke, K. als Hamlet, Zurigo 1911; P. Schlenther, J. K., Gesehenes u. Erlebtes, Berlino 1910; P. Landau, Mimen, Berlino 1912.