Chirurgo (Upton, Essex, 1827 - Walmer, Kent, 1912). Professore di clinica chirurgica nell'univ. di Glasgow (1863), di Edimburgo (1869) e quindi nel King's College di Londra (1877-91). Nel 1897 fu creato pari d'Inghilterra. Portò notevoli contributi alla tecnica operatoria, proponendo originali metodi di amputazione degli arti e l'uso di materiale riassorbibile nell'allacciatura dei vasi. Ma la maggiore scoperta che ha reso celebre il nome di L. è costituita dall'ideazione del metodo antisettico. Spinto dalle scoperte di Pasteur e dalla impressionante mortalità per infezione degli operati, che ammontava a circa il 45%, L. si propose di evitare l'infezione delle ferite accidentali o operatorie distruggendo gli agenti capaci di provocarla, prima che essi potessero giungere a contatto dei tessuti. A tal fine usò l'acido fenico in soluzione acquosa al 5% per la disinfezione della cute e in soluzione oleosa per la medicazione delle ferite, e con la stessa sostanza trattò tutto lo strumentario e tutto quanto potesse venire a contatto, diretto o indiretto, col campo operatorio, senza escludere le mani del chirurgo e l'aria atmosferica che sottopose a irrorazione continua di acido fenico mediante uno spruzzatore. La prima esperienza fu eseguita il 12 agosto 1865 e il metodo fu reso noto nel 1867.