JACQUARD, Joseph-Marie
Inventore francese, nato a Lione il 7 luglio 1752, morto a Oullins presso Lione il 7 agosto 1834. E il creatore della macchina che porta il suo nome, la quale, applicata ai telai per tessere, consente all'operaio addettovi di riprodurre i tessuti operati senza l'ausilio del "leggitore del disegno" e del "tiratore di lacci", come avveniva prima (v. tessitura).
Figlio di un tessitore di broccati e di una leggitrice di disegni, J. si occupò prima come legatore di libri e poi come fonditore di caratteri. Nel 1772 ereditò dal padre due telai per broccati; vi lavorò per qualche tempo, ma non ebbe successo e dovette impiegarsi presso una fornace di calce nella Bresse. Nel 1793, avendo combattuto contro le truppe della Convenzione, dovette fuggire. Più tardi si arruolò in queste truppe, e dopo esser stato sul Reno, rientrò a Lione trovando impiego presso una fabbrica di tessuti operati. Studiò allora meccanica, per la quale aveva inclinazione, e nel 1801, realizzando url'idea concepita fin dal 1790, brevettò e presentò all'esposizione industriale di Parigi "una macchina destinata a sostituire il tiratore di lacci nelle stoffe operate" (motivazione del brevetto). Si trattava però di un meccanismo ancora molto lontano da quello che poi lo doveva rendere celebre. Poco tempo dopo, J. costruiva una macchina per la fabbricazione di reti da pesca, per la cui invenzione la Royal Society di Londra aveva proposto un considerevole premio. L'invenzione fece molto rumore: J. la sperimentò con successo al Conservatorio di arti e mestieri di Parigi, alla presenza di Napoleone e di Carnot, e in ricompensa fu aggregato al Conservatorio e ottenne un premio d'incoraggiamento. Poté allora riprendere e portare su nuove geniali basi la sua invenzione del 1801. Prese in esame il telaio di J. de Vaucànson (1745), nonché quelli di B. Bouchon (1725) e M. Falcon (1728) tutti miranti alla semplificazione del processo di tessitura delle stoffe operate, ma relegati al Conservatorio perché poco pratici, e ne trasse un principio semplice e sicuro che dominò poi tutti i dispositivi per tessere (v. tessitura). Nel 1804 l'invenzione era perfezionata. Nel 1806 essa era dichiarata di pubblica utilità: a J., che si era trasferito a Lione, erano assegnati una modesta pensione e 50 franchi per macchina installata. Ma anche questa invenzione, come altre nel campo tessile, diede luogo a reazione operaia: qualche macchina fu distrutta e J. minacciato di morte. Il movimento ostile però non durò a lungo e nel 1812 circa 14.000 telai con macchine Jacquard erano usati in Francia.