VENDRYÈS, Joseph
Glottologo, nato il 13 gennaio 1875 a Parigi dove si laureò nel 1902 e dove, dopo esser passato per le facoltà di lettere di Clermont Ferrand e di Caen, insegna dal 1907 nella facoltà di lettere (dal 1923 come titolare di linguistica); dal 1920 è incaricato di linguistica generale all'Ècole normale supérieure, dal 1925 direttore di studî per le lingue e letterature celtiche all'École pratique des Hautes Études.
Discepolo del Meillet, col quale collaborò al Traité de grammaire comparée des langues classiques, 1924, il V. ha un suo atteggiamento individuale grazie soprattutto alla maggiore preparazione filologica. I suoi lavori principali sono perciò più spesso ristretti a ricerche nell'ambito di singole lingue (Recherches sur l'histoire et les effets de l'intensité initiale en latin, 1902; De Hibernicis vocabulis quae a Latina lingua originem ducunt, 1902; la Grammaire du vieil irlandais, 1908 e La poésie galloise des XIIe-XIIIe siècles dans ses rapports avec la langue, 1930; notevole anche il Traité d'accentuation grecque, 1904). Però lo spirito versatile del V. ha interessi molteplici d'indole più generale; basterà accennare, oltre che ai numerosi articoli, specialmente sui rapporti di parentela fra lingue indoeuropee, alla pregevole opera di sintesi Le langage, 1921, in cui sulla base delle teorie sociologiche della scuola francese ma con larghezza di vedute e con sicura informazione vengono esposti in forma chiara e piacevole i principî fondamentali della linguistica.