SCHEFFEL, Joseph Viktor von
Poeta tedesco, nato a Karlsruhe il 16 febbraio 1826, ivi morto il 9 aprile 1886. Studiò a Monaco, a Berlino e a Heidelberg finché nel 1847 si laureò in giurisprudenza. A Heidelberg era entrato nel circolo degli "Engere" e ne aveva tratto motivo e ispirazione per alcune canzoni umoristiche che pubblicò nei Fliegende Blatter, primi saggi di una vasta raccolta di "Trinklieder". Dal 1850 al 1885 Sch. è a Säckingen, ove compie la sua pratica giudiziaria. Ma attratto verso il disegno e la pittura intraprende un viaggio in Italia e con una piccola colonia di artisti tedeschi si stabilisce prima ad Albano e poi a Olevano. Il suo reale talento però - anziché di pittore - era di scrittore. Nella primavera del 1853 si ritira a Capri e vi compone il poema Der Trompeter von Säckingen (1854), storia romantica di due amanti separati dalla differenza di casta e infine uniti dalla benevolenza papale. Il Trompeter si distingue per la freschezza di tono, per la felice caratteristica delle figure secondarie (il gatto Hiddigeigei) e per il vivace color locale. Ma la nostalgia lo riconduce presto a Heidelberg, dove prepara la libera docenza e inizia, sfogliando la cronaca scritta da Ekkehard IV di San Gallo, il suo noto romanzo Ekkehard (1862) che per la sua freschezza e vivacità divenne il più popolare romanzo tedesco del secolo.
Ritornato in Italia, progetta, a Venezia, un romanzo dedicato a Irene di Spilimbergo, la bella scolara di Tiziano. Gravemente ammalato e in uno stato d'animo ancora scosso attraversa la Francia meridionale, commemorando e traducendo Petrarca a Valchiusa. Al ritorno si stabilisce a Monaco, dove la sua naturale inclinazione al pessimismo e alla malinconia si acutizza. La sua attività è quasi esaurita: il romanzo della Wartburg, ispiratogli dagli affreschi di M. v. Schwind, rimane un frammento. Da un viaggio in Svizzera tornò colpito di grave congestione cerebrale. Nel 1863 pubblica una raccolta di canti Frau Aventiure. Ritornato, dopo un infelice matrimonio, nella casa paterna, pubblica nel 1867 con immenso successo la raccolta Gaudeamus e nel 1871 acquista un podere a Radolfzell dove trascorrerà la maggior parte dell'anno. Oltre ai Bergpsalmen (1870) e alla Waldeinsamkeit (1878) uscirono dalla penna del poeta solo poesie d'occasione.
La miscela di romanticismo pittoresco o sentimentale e di umorismo di facile realistica vena, e al tempo stesso, il modo semplice e borghesemente piacevole di fantasticare e di narrare gli hanno mantenuta quasi intatta in larghi strati del popolo e della borghesia la sua popolarità fino a oggi. Nel 1890 si fondò uno Scheffelbund a Vienna, che pubblica un annuario. Nel 1924 fu fondato a Karlsruhe il Deutscher Scheffelbund e il 12 febbraio 1926 vi fu inaugurato il Deutsches Scheffelmuseum.
Opere: Sämtl. Werke, a cura di J. Proelss, Stoccarda 1907-08, voll. 7; Sämtl. Werke, a cura di F. Panzer, Lipsia 1919, voll. 4; Briefe ins Elternhaus a cura di W. Zentner, Karlsruhe 1926; Briefe an Anton von Werner, Stoccarda 1915.
Bibl.: J. Proelss, V. Sch., Berlino 1902; F. Leppmann, Kater Murr und seine Sippe, Monaco 1908; S. G. Mulert, Scheffels Ekkehard als historischen Roman, Münster 1909; I. A. Beringer, Scheffel der Zeichner und Maler, Karlsruhe 1925.