WARREN, Joseph
Patriota americano, nato a Roxbury (Mass.), l'11 giugno 1741. Si era messo ad esercitare la medicina a Boston quando l'agitazione contro la politica fiscale inglese riscaldò gli animi. Il 5 marzo 1770 caddero le prime vittime della rivoluzione. Il W. fu scelto per commemorare il secondo, e di nuovo il quinto anniversario di questa data, e lo fece malgrado ogni tentativo per intimidirlo. Entrò nel Comitato di corrispondenza, e formulò le famose "Suffolk Resolves" a Milton il 9 settembre 1774, con cui i coloni decisero di resistere anche con la forza alle illegalità inglesi e invocarono la formazione di un Congresso continentale. Appartenne ai primi 3 di questi congressi provinciali, e il 31 maggio 1775 fu eletto presidente del terzo a Watertown. Nella battaglia di Lexington il 19 aprile 1775, fu uno dei più attivi sul campo, e il 14 giugno venne nominato maggior generale dell'esercito del Massachusetts, avendo rifiutato il posto meno azzardoso di generale medico. Il 17 giugno suggellò questa eroica carriera con il suo sangue, cadendo, nella battaglia di Bunker Hill, nel punto più esposto della lotta, da lui deliberatamente cercata. La sua morte valse molto ad esasperare gli animi e ad assicurare la vittoria della causa rivoluzionaria. Gli Americani venerano il suo nome tra quelli dei padri della patria.
Bibl.: L'opera principale è: R. Frothingham, Life and times of J. W., Boston 1865. V. anche: S. L. Knapp, Memoirs of J. W., in Boston Monthly Magazine, aprile 1826; Stories of Gen. W. in relation to the Fifth-of- March massacre by a Lady of Boston, Boston 1835; A. H. Everett, Life of J. W., in J. Sparks, Library of American biography, New York 1845 (rist. 1856), X, pp. 93-193; J. S. Loring, Hundred Boston orators, 1852; Bancroft, Hist. of the United States, IV, 1854; J. C. Warren, Genealogy of W., 1854; Biography of General Jos. W. by a Bostonian, 1857: contiene tre sue orazioni.