GIDDINS, Joshua Reed
Uomo di stato americano e antischiavista, nato a Tioga Point (ora Athens), Pennsylvania, S. U. A., il 6 ottobre 1795, morto a Montreal, Canada, il 27 maggio 1864. Partecipò alla guerra del 1812, quindi studiò giurisprudenza, e nel febbraio 1821 cominciò a esercitare con successo a Jefferson, Ohio, la professione d'avvocato, che continuò sino al 1838. Dal 1838 al 1859 fu deputato al Congresso federale, prima come liberale (whig), poi come antischiavista (free-sailer), e finalmente come repubblicano. Riconobbe la schiavitù solo in quanto istituzione statale, in cui il governo federale non aveva nessun diritto d'intromettersi; insisteva che la schiavitù nel distretto di Columbia e territorî nazionali, come il traffico di schiavi lungo la costa con vapori di bandiera nazionale, era illegale, e doveva essere rigidamente soppresso. Per aver difeso gli schiavi del brigantino Creole fu severamente censurato dal Congresso. Per questo si dimise, ma fu rieletto con forte maggioranza. Si oppose energicamente all'annessione del Texas e alla guerra col Messico, considerando ciò come un complotto per estendere la schiavitù. Si oppose alla divisione politica della nazione, e favorì l'applicazione, da parte del presidente, in caso di guerra, dei pieni poteri per emancipare gli schiavi negli stati del Sud. Nel 1861 fu nominato console generale al Canada. Scrisse: The Exiles of Florida (Columbus 1858); The history of the Rebellion: its authors and causes (New York 1864).
Bibl.: La migliore biografia è quella di suo genero, G. W. Julian, The Life of Joshua R. Giddings, Chicago 1892; inoltre: M. S. Giddings, The Giddings Family, 1882; B. R. Long, in Ohio Archaeological and Historica Quarterly, gennaio 1919.