Reynolds, Joshua
Pittore (Plympton, Devonshire, 1723 - Londra 1792). Ingegno precoce, dimostrò ben presto la sua inclinazione alla pittura, all'età di dodici anni, con un ritratto del reverendo Th. Smart.
Allievo di Th. Hudson, poi, forse dell'Accademia di S. Martin's Lane. Nel 1745 dipinse il primo ritratto importante, quello di John Hamilton. Nel 1750 si recò a Roma, dove rimase due anni. Tornò in Inghilterra nel 1753 stabilendosi a Londra, e qui divenne in breve tempo il ritrattista più ambito e svolse anche un'ampia attività letteraria.
Degl'italiani apprezzò il classicismo della scuola caraccesca, ma gli appunti più interessanti dei suoi viaggi in Italia riguardano i veneti di cui comprese appieno la spregiudicata libertà formale. L'esempio del R. fu fondamentale per superare la tradizione orientata verso il naturalismo fiammingo olandese che aveva dominato fino allora in Inghilterra e di cui egli stesso subì l'influsso nella prima parte della sua attività, anteriore al suo viaggio in Italia.
Il R. intendeva celebrare storicamente il personaggio ritratto, e questo suo intento magniloquente, unitamente a un certo formulario retorico di cui il pittore spesso si servì, lasciando sviluppare agli allievi le parti meno impegnative delle sue opere, è chiaramente visibile nel suo Conte Ugolino, tra le sue opere più significative, poi inciso dal Discon e dal Raimbach.
Bibl. - Per l'Ugolino v. E. Malone, The life and writings of Sir I.R., Londra 1819; G.I. Ferrazzi, Manuale dantesco, II, Bassano 1865, 365.