JOŠT (Jodocus, Giodoco), margravio di Moravia, elettore di Brandeburgo, duca di Lussemburgo e re dei Romani
Nacque nel 1354, figlio di Giovanni Enrico (fratello minore dell'imperatore Carlo IV); nel 1376 successe al padre come margravio di Moravia. J. ebbe nei primi tempi il favore di suo cugino Venceslao IV re di Boemia e dei Romani, il quale nel 1383 lo nominò suo vicario generale in Italia, dove J. restò sino al 1384. Nello stesso tempo ottenne anche il Brandeburgo con la dignità dell'elettorato, e nel 1387 Venceslao IV gli diede il ducato di Lussemburgo. La crescente potenza di J., la sua astuzia e ambizione, le condizioni dissestate dell'Impero e la debolezza del re Venceslao, portarono presto J. ad aspirare al titolo di re dei Romani. Già alla fine del 1393, strinse alleanza con Sigismondo di Ungheria, Alberto d'Austria e Guglielmo di Misnia contro Venceslao IV, e quando lo stesso anno Venceslao IV si trovò nel conflitto con la maggior parte della nobiltà boema J. già nel maggio 1394 diventò un membro importante della cosiddetta "Unione dei signori" cioè della lega dei nobili contro il re. Nei disordini che seguirono nel regno, J. occupò una parte importante, e quando poi, nel 1400, Venceslao IV fu deposto dal trono imperiale e il nuovo re dei Romani Ruperto fece un'incursione in Boemia, J. fu da principio l'alleato di questo, e soltanto più tardi sotto l'impulso della politica famigliare della casa di Lussemburgo, cominciò a trattare con Venceslao contro Sigismondo e rimase con lui in relazioni amichevoli in modo che nell'autunno del 1410 accettò, con il consenso di lui, la propria elezione a re dei Romani, fatta, contro Sigismondo, da una parte degli elettori. Ma già il 18 gennaio 1411 morì a Brno (Bruna) senza prole. Dopo di lui il margraviato di Moravia con il titolo passò ai re di Boemia. J. fu anche un grande protettore delle lettere e delle arti; ebbe una ricca biblioteca e fu in amichevoli relazioni epistolari anche con alcuni umanisti italiani, specialmente con Coluccio Salutati. Fu uno dei primi cultori dell'umanesimo oltre le Alpi.
Bibl.: F. Palachý, Dějiny národu českého v Čechách a na Moravě (La storia della nazione cèca in Boemia e Moravia), II, i, e III, i, Praga 1877; B. Bretholz, Zur Biographie des Markgrafen Jodok von Mähren, in Zeitschrift für Geschichte Mährens und Schlesiens, III (1899); Epistolario di Coluccio Salutati, a cura di Fr. Novati, II e III, Roma 1893 e 1896; G. Voigt, Die Wiederbelebung des klassischen Altertums oder das erste Jahrhundert des Humanismus, 3ª ed., I-II, Berlino 1893.