OATES, Joyce Carol
Scrittrice e saggista statunitense, nata presso Lockport (New York) il 16 giugno 1938 da una famiglia operaia di origine inglese di tradizione cattolica. Docente di Letteratura inglese nelle università di Detroit (1961-67), di Windsor, Ontario (1967-87) e di Princeton (dal 1987), ha pubblicato fino a oggi 22 romanzi, 15 volumi di racconti (tra cui A sentimental education, 1982; trad. it., 1989), 10 di poesie, 3 di commedie, 4 raccolte di articoli critici, un saggio; per il romanzo them (1969; trad. it., 1973) ha ottenuto il National Book Award for Fiction nel 1970, e altri riconoscimenti ha ricevuto per i suoi racconti e i suoi atti unici; è tradotta in 20 lingue.
Nei numerosi interventi critici e nei saggi, O. sviluppa, sperimentandola peraltro nelle opere creative, una sua concezione complessa dell'arte che, partendo da un'accentuazione ''morale'', riequilibra poi con l'affermazione di segno contrario dell'autonomia dell'arte. Argomento dei romanzi di O. − spesso inficiati da fragile struttura e da eccessivo accumulo di situazioni limite − è la presa di coscienza di sé da parte di adolescenti, giovani, persone mature, in un mondo in preda alla violenza più bieca e più impersonale; si tratta di analisi psicologiche spietate inscritte in vasti affreschi sociali che abbracciano le situazioni e le generazioni più vicine all'autrice, come le classi contadine depresse degli anni Trenta nel romanzo naturalistico A garden of earthly delights (1966) dalle forti connotazioni mitico-allegoriche, gli operai di recente immigrazione in Marya, a life (1986; trad. it., 1990), i ghetti urbani dei ''riots'' del 1968 in them; ma O. esplora anche il mondo dei ricchi dei quartieri suburbani in Expensive people (1968) e in American appetites (1989), quello dei politici corrotti in The assassins (1975), quello delle sette religiose in Son of the morning (1978), del corpo insegnante di scuole prestigiose, degli scienziati; e si avventura poi nel passato con la trilogia Bellefleur (1980), A Bloodsmoor romance (1982) e Mysteries of Winterthurn (1984), rivisitazione di generi narrativi propri del 19° secolo e al tempo stesso metafore del decadere del sogno americano. Non ci sono argomenti e sperimentazioni stilistiche che O. non si senta di affrontare nel suo viaggio di scoperta dell'America e delle angosce dei suoi abitanti: in Solstice (1985) l'amicizia tra due donne si evolve in passione ossessiva; You must remember this (1987) è ambientato nel mondo della boxe di provincia, che l'autrice aveva frequentato da bambina con il padre, e On boxing (1987; trad. it., 1988) ne è il rigoroso complemento, in quanto l'argomento vi è scandagliato nella sua dimensione psicologica e nella sua valenza sociale. L'opera narrativa più recente, Black water (1992), è la ricostruzione − negata ma evidente − dell'incidente automobilistico in cui restò coinvolto nel 1969 un noto uomo politico e in cui morì annegata la sua segretaria.
Bibl.: G.F. Waller, Dreaming America: obsession and transcendence in the fiction of J.C. Oates, Baton Rouge 1979; E.G. Friedman, J.C. Oates, New York 1980; T. Norman, Isolation and contact: a study of character relationships in J.C. Oates's short fiction, 1963-1980, Göteborg 1984; F. Lercangee, J.C. Oates: an annotated bibliography, New York 1986; Conversations with J.C. Oates, 1969-89, a cura di L. Milazzo, Columbia 1989.