Uomo politico polacco (Tarnów 1911 - Varsavia 1989); nella seconda guerra mondiale e nella resistenza ai Tedeschi fu uno dei capi, insieme con Osóbka-Morawski, del Partito socialista dei lavoratori. Dopo la guerra sostenne la collaborazione e poi la fusione dei socialisti col Partito comunista polacco. Primo ministro dopo le elezioni del 1947 lasciò il posto a B. Bierut nel novembre 1952 e fu nominato vicepresidente del Consiglio. Tornò alla presidenza nel marzo 1954 quando Bierut divenne segretario del comitato centrale del Partito comunista. Mantenne l'incarico fino al 1970, quando dovette abbandonarlo in seguito ai gravi disordini scoppiati nelle città baltiche. Dal 1970 al 1972 fu presidente del Consiglio di stato.