ERDÉLYI, József
Lirico ungherese, nato a Újbátorpuszta nel 1896. Figlio di umili contadini, mantenne sempre intimi contatti spirituali con la gente dei campi. Come giornalista e impiegato privato ebbe una vita travagliatissima. Nel 1946 fu condannato ai lavori forzati per motivi politici.
È poeta di grande originalità: nell'epoca di decadenza intellettualistica della lirica ungherese dell'immediato dopoguerra, la sua poesia segnò per prima un deciso ritorno alla musicalità del verso e alla limpidezza dello stile, in cui si rivela un'anima di poeta sensibilissima alla realtà, ma sempre anelante a sconfinare dai limiti angusti della vita, prospettandone spesso gli aspetti e le vicende su sfondi cosmici. La raccolta più completa delle sue poesie (dal 1922 al 1942 furono pubblicati 18 volumi) apparve col titolo Emlék (Ricordo), Budapest 1940. Alcune trad. ital., in G. Sirola, Accordi magiari, Trieste 1928, e nella rivista Termini, VI, 1942.