Poeta (Barcellona 1805 - Valenza 1849); appartenne all'ordine degli Scolopî; morì pazzo. Oltre a versi d'ispirazione religiosa scrisse soprattutto poesie profane animate da languida sensualità: La sílfide del acueducto (1837), Poesías (3 voll., 1840). Le Poesías caballerescas y orientales (1840) risentono delle Orientales di V. Hugo.