MORETO, Juan de
Scultore e architetto fiorentino, stabilitosi in Aragona già nel 1513, operoso soprattutto a Saragozza, morto prima del 1551. L'altare della cappella di S. Michele Arcangelo nella cattedrale di Iaca, per cui esiste il contratto del 1521, è stato eseguito, sembra, nonostante l'iscrizione sull'ingresso della cappella (Juan Moreto Fiorentino 1523), principalmente da Gabriel Joly, poiché la figura di S. Michele nel centro della pala è quasi una replica di quella della pala di S. Michele dello stesso scultore a Saragozza (1519). Al M. spettano in Saragozza numerosi altari scolpiti: della chiesa del convento dei gesuiti (1526), della chiesa La Almolda (1530), il progetto, fatto in collaborazione di Joly, di quello della chiesa di Portillo, l'altare della chiesa di S. Lorenzo (1532), quello della cappella dell'ospedale di N. S. de Gracia (1536). Eseguì pure nel 1529, insieme con E. Ropic, la decorazione dell'organo nella cattedrale della Madonna del Pilar, e dal 1542 al 1548, con E. de Obray e N. de Lohato, gli stalli del coro della medesima chiesa, che è l'opera sua principale. Tra i numerosi altari che il M., generalmente in collaborazione con altri artisti, fece per chiese di diverse città d'Aragona citiamo quelli dei conventi francescani di Alcaníz e di Mora, quello della chiesa di S. Sebastiano a Borjia (1538), ecc.
J. de M., pur essendo di origine fiorentina, fece conoscere in Aragona l'arte trita e sovraccarica degli scultori lombardi, che egli dovette assimilare prima del suo viaggio in Spagna lavorando forse con qualche maestranza di comacini. Fu poi, in Aragona, fortemente influenzato da Damian Forment.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931.