ZABALETA, Juan de
Scrittore spagnuolo, nato verso il 1610 a Madrid, dove morì verso il 1670. Appartepne all'Academia Poética (o Castellana) madrilena e fu cronista di Filippo IV Scrisse una Historia y vida del conde Matisio con intento morale, derivata dalla paurosa leggenda di Roberto il Diavolo; trattati tra filosofici e sociologici, quali Problemas de la filosof7a natural, Milagros del trabajo, Errores celebrados, ecc. Compose alcune poche commedie da solo e più in collaborazione con altri. L'opera per cui ebbe ed ha meritata rinomanza, e più oggi che un tempo, è El día de fiesta por la mañana del 1654 a cui seguì nel 1660 una seconda parte El día de fiesta por la tarde. Richiama alla mente la Guía y avisos de forasteros di A. de Liñán y Verdugo.
Con amaro umorismo sono ritratti nella prima parte i tipi, fra gli altri, del vagheggino, della dama, dell'ipocrita, del giocatore, del poetastro, del nobile borioso, ecc.; nella seconda sono più specialmente quadretti d'ambiente, il teatro, il salotto la casa da giuoco, la passeggiata per Ss. Filippo e Giacomo il primo di maggio, l'ultima domeniea di carnevale, ecc. Lo scopo della satira è morale e religioso: deplora l'autore che tutta questa gente per i passatempi e le vanità mondane tralasci di santificare le feste. Oggi si riconosce e apprezza nello Z. non solo il "costrumbrista" e il buon prosatore, ma anche uno scrittore in cui il pensiero filosofico e morale ha molto di nuovo e di originale.
Ediz.: Obras, voll. 4, Madrid 1728, 1754-1758; Colección de Comedias escogidas, Madrid 1654-1678; El día de fiesta por la mañana, El día de fiesta por la tarde, in Biblioteca clasica española, XVII, Madrid 1885; id., in Romanische Forschungen, XLI (1928), con bibliografia e note di G. L. Dotv.