Nome d'arte del pittore José Victoriano González (Madrid 1887 - Parigi 1927). A Parigi dal 1906, prima disegnatore nei giornali (L'assiette au beurre, Le cri de Paris, Le charivari, Le temoin) secondo uno stile raffinato che riflette il gusto dell'art nouveau, si dedicò poi interamente alla pittura e fu, anche con i suoi scritti teorici, tra le più significative personalità del movimento cubista. Legatosi d'amicizia con Picasso, esordì con un ritratto di questo che ha per titolo significativo Hommage à Picasso (1911-12). La sua pittura è un esempio di grande coerenza: nell'ambito del movimento cubista, G. ne realizza la soluzione cromatica (La chitarra, 1913), mentre per la lucida posizione estetica egli resta, del cubismo stesso, il rappresentante più puro. Fedele ai principî strettamente astratti, dipinse quadri nei quali la realtà è ricreata per mezzo di "forme piatte e colorate" che sono tipiche della sua visione, tendente a sottolineare i rapporti tra il cubismo e la matematica (Natura morta con vaso cilindrico, 1911; Paesaggio di Céret, 1913; Bicchieri e giornale, 1914; Bottiglia e compostiera, 1917).