FLORES, Juan José de
Generale e uomo politico, nato a Puerto Cabello (Venezuela) il 19 luglio 1800, morto a bordo della nave Smark presso Santa Rosa (Ecuador) il 1 ottobre 1864. A soli 15 anni ebbe il grado di alfiere nell'esercito del generale A. Ricaurte, e fin da allora prese parte a molti combattimenti contro le truppe spagnole. Combatté in difesa della Federazione di Colombia, riportando qualche vittoria. Nelle strade di Quito egli vinse il generale U. Aranze (1826), entrò in Guayaquil (1827); fu quindi nominato da Bolivar prefetto generale del Sud e comandante in capo dell'esercito. Dopo lo scioglimento della Grande Colombia (1830), il territorio di Quito si costituì in Repubblica dell'Ecuador (13 maggio), e il F. ne fu nominato presidente. Ben presto sorsero discordie nella nuova repubblica per la rivalità fra Quito, città sostenuta dal F., e Guayaquil, in difesa della quale era sorto Vicente Rocafuerte. Il F. vinse, ma conservò al rivale il governo di Guayaquil fino al 1839, allorché lo spossessò definitivamente. Deposto da una rivoluzione liberale il 4 marzo 1845, si rifugiò in Spagna. Dopo poco ritornò in America, e dal Perù continuò i suoi maneggi per riacquistare il potere. Il 4 luglio 1852 si presentò con una flotta nelle acque di Guayaquil, che bombardò senza riuscire a prenderla. Questo fatto gli fece perdere la sua popolarità, ed egli si riabilitò solo quando, nel veder la sua patria d'adozione invasa dalle truppe colombiane, accorse in suo soccorso col genero García Moreno (1860). Fu nominato allora comandante dell'esercito equatoriano e, dopo lunghe lotte, concluse con la Colombia l'onorevole trattato di Pinsaqui (1863). Nell'anno seguente l'ultima sua impresa fu quella contro i rivoluzionarî, che si erano sollevati sulle coste contro il dittatore García Moreno.