Scrittore spagnolo (Escalona 1282 - Peñafiel 1348 circa); nipote di Alfonso X il Saggio, prese parte attiva nelle lotte dinastiche durante la minore età di Fernando IV e di Alfonso XI, fu "adelantado mayor" di Murcia, morì probabilmente in una campagna contro i Mori. Può essere considerato il primo scrittore spagnolo cosciente della propria missione di letterato: spinto dalla preoccupazione di trasmettere alla posterità la sua opera intatta, depositò presso il convento di Peñafiel i suoi manoscritti, che però andarono perduti. Resta notizia di alcune opere oggi irreperibili, tra le quali un Libro de los cantares, che dovette costituire la parte poetica della sua produzione. Tra le opere giunte fino a noi occupa un posto preminente il Conde Lucanor o Libro de Patronio, terminato intorno al 1335 ma pubblicato solo nel 1575 da Argote de Molina: è una collezione di racconti che rielabora in modo assolutamente originale materiale di varie provenienze, soprattutto orientale. Nelle opere minori prevale l'intento didascalico e moraleggiante come nel Libro del caballero et del escudero, nel Libro de los estados, nel Libro de los castigos.