Marse, Juan
Marsé, Juan. – Scrittore spagnolo (n. Barcellona 1933). Ha lavorato come operaio in un orificeria fino al 1959, approdando alla scrittura piuttosto tardi. Il suo primo romanzo, Encerrados con un solo juguete, risale al 1960, seguito da Esta cara de la luna (1962) e dalla sua opera più nota, Últimas tardes con Teresa (1966). Con stile sapiente e minuzioso e utilizzando spesso il filtro dell’ironia, M. ha ricreato nella sua opera la memoria personale e collettiva di un'epoca e della città di Barcellona. Personaggi in bilico tra realtà e finzione, bene e male, verità e menzogna popolano un’oscura periferia in Rabos de lagartija (2000; trad. it. 2003). Del 2005 è Canciones de amor en Lolita's Club, sulla vita di due gemelli. Sei anni dopo pubblica Caligrafía de los sueños (2011), romanzo nel quale si uniscono la scenografia mitica di Gracia, il barrio (quartiere) dell'autore, il romanzo di formazione, una storia d'amore e un bambino che si confronta con scoperte e decisioni. Tra i titoli tradotti in italiano e pubblicati in Italia nell’ultimo decennio anche la raccolta di racconti Teniente Bravo (1987; trad it. 2004) e El embruio de Shanghai (1993; trad. it. 2003). Ha ricevuto più volte il premio Nacional di narrativa e il premio della Critica e conseguito nel 2008 il premio Cervantes.