MARTÍNEZ VILLERGAS, Juan
Giornalista e poeta spagnolo, nato a Gomeznarro (Valladolid) nel 1816, morto a Zamora l'8 maggio 1894. Spregiudicato in politica e in letteratura, il M. espresse nei giornali, di cui molti fondò e diresse, in opuscoli e in libelli, il suo temperamento satirico e demolitore, tanto che per le sue idee politiche, sempre in contrasto con i governi, conobbe la prigione e l'esilio, che lo portò in Francia e nell'America Latina.
La sua attività fu soprattutto giornalistica, combattiva, nata giorno per giorno dalle occasioni politiche, sociali e anche letterarie. Ma quando si liberava dalla polemica empirica e dal pamphlet personale, sapeva trovare una festosità arguta e brillante, che scoppiettava nel verso breve e facile. I suoi epigrammi, i romances, le letrillas hanno una grazia maliziosa e saporita che ricorda la buona tradizione castigliana e si adegua al tono della schietta poesia popolare, di cui egli ebbe un vivo gusto (cfr., p. es., Poesías jocosas y satíricas, 1842; Bailes, 1843; Poesías escogidas, Avana 1885, ecc.). Scrisse romanzi e racconti, pletorici e senza struttura.
Bibl.: Per un elenco completo degli scritti del M., cfr. J. Cejador y Frauca, Historia de la lengua y liter. castellana, VII, Madrid 1918, pp. 351-355. V. inoltre N. Alonso Cortés, J. M. V., Valladolid 1913.