JANIN, Jules
Letterato francese; nato a Saint-Ètienne (Loire) il 16 febbraio 1804, morto a Passy il 19 giugno 1874. Fu soprattutto giornalista, ché la sua critica teatrale condotta per quasi un quarantennio nel Journal des Débats (dal 1836) ha la vivacità e l'immediatezza dell'improvvisazione, senza approfondimenti dottrinarî, ma con gusto pronto, facile, trasparente.
Egli ha dato uno schema personale al "feuilleton": una scelta, un po' rimaneggiata, apparve col titolo Histoire de la littérature dramatique en France, 1853-1858, voll. 6 (v. anche gli studî: Rachel et la tragédie, 1859; Béranger et son temps, 1865, voll. 2). E con lo stesso stile sciolto e arguto è scritta quella sua prima bizzarria (L'âne mort et la femme guillotinée, 1829, voll. 2), fatta di parodia antiromantica; ma sono di schietto carattere narrativo e descrittivo altri suoi volumi: Contes fantastiques et contes littéraires (1832), Contes nouveaux (1833), Un cœur pour deux amours (1837), La religieuse de Toulouse (1850), Contes du Chalet (1859), L'Interné (1869), Petits romans d'hier et d'aujourd'hui (1869), ecc. Del suo viaggio in Italia (1839) scrisse le impressioni nello stesso anno.
Ediz.: A. de La Fizelière ha curato: Œvres diverses, Parigi 1875-1878, voll. 12, e le Œuvres de jeunesse, Parigi 1881-83, voll. 5.
Bibl.: Ch.-A. Sainte-Beuve, Causeries du lundi, II e IV; A. Piedagnel (che fu segretario del J.), J. J., Parigi 1874, 3ª ed., 1884. Cfr. F. De Sanctis, G. J.; J. e Alfieri; J. e la "Mirra", in Saggi critici, 5ª ed., Napoli 1888, pp. 170-204; Sector, J. J. e il suo "Viaggio in Italia", nel Marzocco, XXXI (1926); n. 15.