CAMBON, Jules-Martin
Diplomatico francese, nato a Parigi il 3 aprile 1845. Dal 1871 fece parte dell'amministrazione pubblica; durante la presidenza di Mac-Mahon, recatosi in Algeria, fu segretario della Residenza, e, nel 1878, prefetto di Costantina. Nel 1879 fu nominato segretario generale della prefettura della Senna, nel 1882 prefetto del Nord, dal 1887 al 1891 prefetto del Rodano. Inviato come governatore ad Algeri, dove rimase fino al 1897, svolse una politica intesa a restituire al governo delle tre provincie una certa indipendenza dal potere centrale, a proteggere l'elemento indigeno e ad aprire le vie verso il Sahara. Nel 1897 fu nominato ambasciatore a Washington, dove l'anno seguente si segnalò per la parte fortunata che egli ebbe nella conclusione della pace tra glì Stati Uniti e la Spagna. Nel 1902 andò ambasciatore a Madrid e nel 1907 a Berlino, dove rimase fino alla guerra del 1914. Durante quella sua difficile missione ebbe a dirimere più d'un grave conflitto fra i due stati; rimangono memorabili gl'incidenti di Casablanca e di Agadir, risolti dal C. in modo pacifico e dignitoso. Durante la guerra il C. fu nominato segretario generale al Quai d'Orsay; nel 1917 chiamato a reggere la direzione degli affari americani, allora istituita. Dopo l'armistizio, fu uno dei cinque delegati francesi alla Conferenza della Pace; presiede dal 1920 la Conferenza degli ambasciatori. Letterato assai noto, il C. fa parte dal 1919 dell'Accademia di Francia. Ha pubblicato un interessante volume autobiografico: Le Diplomate (Parigi 1926).