RIMET, Jules
È conosciuto come 'il padre della Coppa del Mondo'. Nato in una famiglia della piccola borghesia, Rimet si trasferì molto giovane a Parigi, dove si impegnò nel cattolicesimo sociale, iscrivendosi alla Democrazia Cristiana, perorando la collaborazione tra Chiesa e popolo, inseguendo un riformismo graduale, scoprendo infine il calcio come veicolo di emancipazione e strumento di promozione della solidarietà. Fondatore dei Red Star nel marzo 1897, della Lega del football nel 1910, della Federazione francese di football nel 1919, fu nominato presidente della FIFA nel 1921 (rivestì l'incarico fino al 1954). Nel 1929 fece approvare al congresso della FIFA di Amsterdam il progetto di un Campionato Mondiale da disputarsi ogni quattro anni, e convinse l'Uruguay a organizzarne la prima edizione (1930), giocando sull'orgoglio di un paese che proprio quell'anno festeggiava un secolo di indipendenza; poi, 'in nome dello sport puro e della fraternità', assegnò la seconda edizione all'Italia fascista, che ne fece uno strumento di propaganda. Per il Mondiale del 1938 consentì alla Germania, che aveva appena annesso l'Austria, di schierare cinque giocatori austriaci e di escludere quelli di origine ebraica. Nel 1948 la Coppa del Mondo prese il nome di Coppa Jules Rimet, per decisione della stessa FIFA da lui presieduta (la Coppa Rimet, che avrebbe dovuto essere consegnata definitivamente al paese che l'avesse vinta per tre volte, anche non consecutive, fu conquistata nel 1970 dal Brasile, e sostituita a partire dal 1974 dalla Coppa FIFA). Rimet è morto nel 1956, in solitudine, dimenticato da tutti. In occasione dei Mondiali del 1998 in Francia, la sua figura è stata rilanciata attraverso la Associazione per la valorizzazione dell'opera di Jules Rimet.