Scrittore polacco (n. Stryj 1905 - m. 1996). Giornalista, corrispondente dall'Italia (1949-52), esordì con alcuni romanzi ispirati al realismo socialista (Bieg do Fragalà "Corsa a Fragalà", 1951, sulle lotte contadine in Calabria); si dedicò poi alla romantica rievocazione del mondo ebraico della nativa Galizia, ripercorrendo, nella trilogia costituita da Głosy w ciemności ("Voci nelle tenebre", 1956), Austeria (1966; trad. it. 1984) e Sen Azrila (1975; trad. it. Il sogno di Asril, 1984), il processo di perdita d'identità degli Ebrei della diaspora. Tra gli altri suoi romanzi si ricordano Przybysz z Narbony (1978; trad. it. L'uomo venuto da Narbona, 1985), sull'espulsione degli Ebrei dalla Spagna nel sec. 15º, e Tommaso del Cavaliere (1982; trad. it. 1988), sull'amore senile di Michelangelo per un suo giovane allievo.