Pseudonimo dello scrittore francese Louis Poirier (Saint-Florent-le-Vieil, Maine-et-Loire, 1910 - Angers 2007). Strettamente legato all'esperienza surrealista, benché non abbia fatto parte del gruppo, G. è scrittore assai complesso, dai toni ambigui, che affida anche a suggestioni pittoriche e musicali la realizzazione del suo mondo artistico. Tra i romanzi: Au château d'Argol (1938); Un beau ténébreux (1945); Le rivage des Syrtes (1951; a questo fu aggiudicato il Prix Goncourt, che l'autore peraltro rifiutò); Un balcon en forêt (1958); La presqu'île (1970); Les eaux étroites (1976). Tra i volumi di saggi e ricordi: André Breton (1947); La littérature à l'estomac (1950); Préférences (1961); Lettrines (2 voll., 1967-1974); En lisant, en écrivant (1981); La forme d'une ville (1985). Per il teatro ha scritto Le roi pêcheur (1948). Tra le ultime opere pubblicate: Autour des sept collines (1988); Carnets du grand chemin (1992); Entretiens (2002).