MEIER-GRAEFE, Julius
Critico d'arte, nato a Reşita̧ (Banato romeno) il 10 giugno 1867, vive in Francia a Saint-Cirsur-mer. Senza saldo metodo, né forte originalità, seguì passo passo, e in modo appassionato, i movimenti del gusto artistico del suo paese, fin dal 1908, in cui cominciò a diffondere l'arte decorativa nuova. Le sue polemiche e i suoi studî, composti con concetti disparati e approssimativi, ebbero larga risonanza in Germania, e lo resero il più attivo agitatore di gusto, l'intermediario intelligente delle esperienze d'arte straniere, specie francesi, il patrono di eccellenti iniziative culturali (pur col limite di ridurle spesso ad appartati e limitati movimenti di iniziati).
Opere pincipali: Die grossen Engländer, Monaco 1908; Eugène Delacroix,Beiträge zu einer Analyse, ivi 1914; Entwicklungsgeschichte der mod. Kunst, ivi 1914-1915; Cézanne u. sein Kreis, 3ª ed., ivi 1920; Vincent, ivi 1922; Hans von Marées, ivi 1924; Der Zeichner H. von Marées, ivi 1925; Vincent van Gogh der Zeichner, Berlino 1928; Renoir, Lipsia 1929, ecc. Da ricordare anche i suoi scritti sul Greco, su Rembrandt, sui manieristi, e sul carattere dell'arte tedesca, uno dei quali fu tradotto in italiano e pubblicato nella rivista L'Esame, 1922.
Bibl.: G. Luzzatto, in L'Arte, 1932, p. 439 segg.