KRIŽANIĆ, Juraj (o Crisaneo, com'egli usava scriversi in italiano)
Letterato croato e missionario cattolico, nato a Obrh in Croazia nel 1618, morto a Vienna nel 1683. Studiò teologia a Bologna e a Roma e divenne presto fervido propugnatore della Controriforma cattolica. Entusiasmandosi all'idea che la S. Sede aveva di riunire a sé tutti gli ortodossi, specialmente gli Slavi, volle divenire missionario fra i Greci e fra i Russi: studiò la loro lingua ed esaminò a fondo la scottante questione dello scisma. Ma il pontefice non gli porse occasione di esplicare questa sua passione missionaria, ed egli andò da solo in Russia, donde però, dopo qualche anno di fortunata attività, fu relegato in Siberia, a Tobolsk, ove passò vario tempo, e dove maturarono le sue principali opere letterarie. Applicando a un'ardita ideologia politica le sue idee religiose, Kr. abbozzò alcune opere in cui propugnava non solo l'unità religiosa di tutti gli Slavi, ma anche la loro unità politica e linguistica. Frutto di queste sue speculazioni sono il trattato Politika e la grammatica Gramatično iskazanje ob ruskom jeziku, in cui tracciò le basi di una specie d'interlingua slava: opere scritte in russo, ma rimaste inedite e senza alcuna risonanza. E senza effetto rimase la sua attività di missionario. Abbandonata spontaneamente la Russia, cadde sotto le mura di Vienna tra le file delle truppe polacche, guidate contro i Turchi da Giovanni Sobieski.
Bibl.: V. Jagić, život i rad Jurja Križanića (Vita e opere di J. K.), Zagabria 1917; E. Šmurlo, J. K.: Missionario o Panslavista?, Roma 1926, e le obiezioni di A. Cronia, in L'Europa Orientale, VIII (1928).