OLIVIER, Juste
Poeta svizzero di lingua francese, nato a Eysins (Cantone di Vaud) nel 1804, morto a Ginevra nel 1876. Ebbe una vita difficile e ingrata: costretto ad esulare dopo la rivoluzione del suo cantone (1845), perdendo la cattedra di letteratura che teneva a Losanna, l'O. si stabilì a Parigi, dove gli fu cara l'amicizia del Sainte-Beuve, col quale più tardi scambiò un'interessante corrispondenza; ma rimase incompreso al pubblico francese, che non avvertì la fragranza della sua arte paesana e popolareggiante, e non riuscì a trovare larga eco nel suo stesso paese. Vi ritornò dopo venticinque anni d'assenza, stabilendosi presso Ginevra.
L'O. cantò la terra della sua giovinezza, nei motivi rustici e alpestri, con un lirismo semplice che rimane prossimo all'indole popolare, sia che riprenda leggende paesane, sia che adatti canzoni locali. Egli volle essere il poeta e il descrittore della Svizzera, che vagheggiò in una sua particolare e piena individualità.
Opere: Poèmes suisses, 1830; Les deux voix, 1835; Les chansons lointaines, 1847; Chansons du soir, 1867, ecc. Scrisse anche qualche opera narrativa: M. Argant et ses compagnons d'aventure, 1850; Héléna, 1861, ecc. Dedicò qualche opera alla vita culturale della sua terra: Le canton de Vaud: sa vie et son histoire, 1837-1841, voll. 2; Ètudes d'histoire nationale, 1842; Mouvement intellectuel de la Suisse, 1844, ecc. La sua corrispondenza col Sainte-Beuve, a cura di Ph. Godet, Parigi 1904. Si veda: Euvres choisies, a cura di E. Rambert, Losanna 1879, voll. 2.
Bibl.: Ph. Godet, Pages d'hier et d'avant-hier, Parigi 1921.