GRUNER, Justus
Uomo di stato prussiano, nato a Osnabrück il 28 febbrio 1777. Fa parte di quel numeroso stuolo di non prussiani che entrarono al servizio della Prussia al principio del sec. XIX. Dopo la pace di Tilsit egli divenne uno dei più attivi dirigenti del partito dei patrioti. Nominato capo della polizia di Berlino nel 1809, dovette lasciare questa sua carica alla conclusione della pace con la Francia e si diresse nel 1812 a Praga, per promuovere da quella citta, come agente segreto russo, il sollevamento della Prussia contro Napoleone. Denunciato come rivoluzionario dal governo di Berlino, fu fatto arrestare da Metternich e tenuto prigioniero fino all'ottobre del 1813. Dopo la sua liberazione e la battaglia di Lipsia fu nominato dal suo amico Stein governatore generale del conquistato granducato di Berg. Qui, come anche in altri luoghi del territorio renano, egli seppe in modo eccellente togliere le tracce lasciate dal lungo dominio francese, consolidare il sentimento germanico sul Reno e iniziare l'incorporazione del paese renano nello stato prussiano. In questi suoi sforzi collaborò tanto con Stein, quanto con Görres, uomo di carattere ben diverso. Nel 1816 fu nominato ambasciatore prussiano presso gli alleati. In tale carica, non adatta per lui, non poté compiere nulla d'importante. Alla reazione che cominciava allora in Prussia egli appariva sospetto per le sue idee liberali e per il suo atteggiamento in favore della promulgazione di una costituzione in Prussia. Fu perseguitato dai reazionarî fino alla sua morte, avvenuta il 5 febbraio 1820.
Bibl.: P. Wentzcke, J. G., Heidelberg 1913.