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JONAS, Justus

Enciclopedia Italiana (1933)
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JONAS, Justus


Riformatore tedesco, nato il 5 giugno 1493 a Nordhausen. Il suo vero nome era Jobst (o Jodochus) Koch. Studiò prima all'università di Erfurt, poi, dal 1511, a Wittenberg, dedicandosi particolarmente al diritto. Tornato a Erfurt nel 1514 o 1515, ricevette gli ordini sacri; nel 1518 conseguì il dottorato in utroque iure. Legato con gli umanisti del suo tempo, e tutto pieno anche egli di fervore umanistico, era allora grande ammiratore di Erasmo il suo "padre in Cristo"; ma già nel 1520 egli entrava in relazione con Lutero, che accompagnava nel 1521 alla dieta di Worms. Allora lasciò Erfurt e si recò in Wittenberg; e, crescendo in lui l'interesse per le questioni religiose, approfondì le sue cognizioni di teologia (laurea, nell'ottobre 1821), e si dedicò, oltreché all'insegnamento universitario, alle prediche in chiesa. Fu tra i collaboratori più fedeli di Lutero, con gli scritti e con l'azione pratica: difendendo il matrimonio dei sacerdoti lAdversus Joh. Fabrum... pro coniugio sacerdotali defensio, 1522) e traducendo gli scritti di Lutero e di Melantone, dal tedesco in latino o viceversa (specialmente notevoli la trad. del De Servo Arbitrio di Lutero e dei Loci di Melantone); prendendo parte al colloquio di Marburgo e alla dieta di Augusta, assistendo, dal 1532, come consultore teologico, i principi di Anhalt; presiedendo nel 1539 alla sistemazione della chiesa luterana nel ducato di Sassonia. Dal 1541 rimase a Halle, prima predicatore, poi soprintendente alla chiesa riformata (per cui redasse pure l'ordinanza del 1543); cacciatone nel 1546 da Maurizio di Sassonia, andò nel 1550, predicatore di corte, a Coburgo, e poi, nel 1553, soprintendente, a Erfurt, dove morì il 9 ottobre 1555.

Bibl.: Briefwechsel des J. J., ed. da G. Kawerau, voll. 2, Halle 1884-1885; G. Kawerau, in Herzog-Houck, Realencykl. d. protest. Theologie u. Kirche, IX, pp. 341-346, e la bibl. ivi raccolta.

Vedi anche
Filippo Melantóne Melantóne (lat. Melanchthon, dal gr. μέλας "nero" e χϑών "terra", calco di Schwarzerd), Filippo. - Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) ... Vecchi Luterani (ted. Altlutheraner) Gruppi evangelici che nel corso del 19° sec. si organizzarono in ‘libere Chiese’: la più importante fu fondata nel 1830 dal pastore e professore di Breslavia J.G. Scheibel, per reazione all’unione ecclesiastica introdotta da Federico Guglielmo III e in polemica con l’indirizzo neoluterano. ... Bugenhagen, Johann Bugenhagen ‹bùuġënhaaġën›, Johann. - Riformatore, detto Pomeranus dalla sua patria (Wollin, Pomerania, 1485 - Wittenberg 1558). Umanista, ammiratore di Erasmo, fu dal 1522 uno dei protagonisti più efficaci e più attivi del luteranesimo (nel Brunswick, ad Amburgo, a Lubecca, in Pomerania): fu vicino a ... Maurìzio principe elettore di Sassonia Maurìzio principe elettore di Sassonia. - Figlio (Freiberg 1521 - Sievershausen 1553) del duca Enrico il Pio e di Caterina di Meclemburgo, fu educato dapprima dal cardinale Alberto di Magonza, e successivamente affidato alle cure dell'elettore Giovanni Federico, protestante. Abbracciata la confessione ...
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    Teologo protestante (Nordhausen 1493 - Eisfeld 1555). Studiò a Erfurt e a Wittenberg. Umanista e ammiratore di Erasmo, nel 1520 entrò in relazione con Lutero (nel 1521 era con lui alla dieta di Worms) e ne divenne uno dei collaboratori più fedeli; per suo incarico scrisse, polemizzando con Johann Faber, ...
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