BANDROWSKI, Kaden Juljusz
Nato nel 1885 a Rzeszów, è fra i romanzieri polacchi contemporanei uno dei più fecondi, più noti e più originali. Al suo primo romanzo Niezguùa (Imbecille; 1910) e alle novelle di carattere sociale e umanitario Zawody (Professioni; 1911) seguirono dal 1915 al '20 nove volumi che hanno per soggetto le campagne dei legionarî polacchi nella guerra mondiale e quella contro i bolscevichi nel 1920. Ritraggono il dinamismo della vita, pur lontana dai campi di battaglia, i suoi romanzi Ùuk (L'arco; 1918) e Generaù Barcz (1922); mentre le ultime sue opere Miasto mojej matki (Città di mia madre; 1925, trad. E. Damiani, Venezia 1929) e W cieniu zapomnianej olszyny (All'ombra dell'ontano dimenticato; 1926) ci trasportano nell'età della serena infanzia dell'autore, rivissuta con raro acume psicologico.