KALLIKLES (Καλλικλῆς, Callĭcles)
2°. - Scultore greco, figlio di Eunikos nativo di Megara, che lavorò attorno al 300 a. C.; a tale epoca (ultimo terzo del IV sec. a. C.) è da attribuire infatti, dall'esame dei caratteri epigrafici, una base da lui firmata e dedicata a Dioniso, rinvenuta a Megara, la quale doveva sostenere una piccola statua bronzea. Può darsi che egli sia parente di K. figlio di Theokosmos, esso pure megarese, ma non sappiamo se fosse lui l'autore di statue di filosofi cui si riferiva Plinio (Nat. hist., xxxiv, 87).
Bibl.: Bölte-Weicker, in Ath. Mitt., XXIX, 1904, p. 96 ss.; G. Lippold in Pauly-Wissowa, X, 1919, c. 1636, s. v., n. 6; A. Rumpf, in Thieme-Becker, XIX, 1926, p. 471, s. v.