KALLIPHON (Καλλιϕῶν)
Pittore nativo di Samo; non sappiamo con precisione quando sia vissuto: si ritiene però intorno al 500 a. C. Pausania (v, 19, 1), dice che K. aveva dipinto la battaglia presso le navi, narrata da Omero (Il., xvi). Era raffigurata la personificazione della Discordia (che Pausania confronta con una figura dell'Arca di Kypselos, opera corinzia arcaica); vi si vedeva anche Patroclo, a cui alcune donne facevano indossare una corazza metallica a due valve (Paus., x, 26, 6).
In epoca romana questa pittura esisteva ancora nel tempio di Artemide ad Efeso: evidentemente l'incendio del 356 non l'aveva distrutta.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 612 f; H. Brunn, Gesch. gr. Künst., I, Stoccarda 1889, p. 154; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, X, 1919, c. 1656, s. v., n. 5; Thieme-Becker, XIX, 1926, p. 476, s. v.