Vedi KALLISTRATOS dell'anno: 1961 - 1961
KALLISTRATOS (Καλλίστρατος, Callistratus)
Retore del IV sec. d. C., autore di un libretto, le Ekphràseis (᾿Εκϕρᾴσεις, in cui descrive 14 statue.
Il testo delle ᾿Εκϕράσεις di K. facevà seguito, nei codici pervenutici, a quello delle Eikònes di Filostrato (v.) Minore. Nulla sappiamo dell'autore né del tempo in cui visse. Però dalla lettura del libretto si può stabilire che K. appartenne alla seconda sofistica e, dato che in alcuni punti imita le descrizioni dei due Filostrati, che certamente visse dopo il III secolo; più esattamente, per alcune particolarità tecniche di linguaggio, l'opera di K. è databile al IV sec. d. C. Non sappiamo se l'opera, così come a noi è giunta, è completa. L'impostazione dell'opera è retorica. Come per le descrizioni dei due Filostrati, anche dinanzi alle descrizioni di K. si è nel dubbio se K. abbia descritto statue realmente esistenti o se siano esercitazioni retoriche di fantasia. Una risposta decisiva non si può dare, giacché anche le identificazioni proposte con statue a noi pervenute, sono sempre soltanto probabili, dato il carattere di generalità delle descrizioni di K.; la più convincente è l'identificazione della Menade di Skopas con la statua di Dresda (v. menade; skopas); altre identificazioni sono state proposte per il satiro della Descrizione 1° col Satiro di Villa Borghese; per il Narciso con la statua di Phaidimos (v.) al Vaticano; per il Dioniso di Prassitele con un bronzo della Collezione Sambon ora al Louvre; per Indo, figura frequentemente rappresentata nei trionfi bacchici come un etiope, con una statua di Dioniso ebbro (A. Furtwängler, in Bonner Jahrb., xc, 66). Per le altre statue descritte da K. si vedano le voci: atamante; kairos; medea; memnone, orfeo. E ancora, K. descrive un Eros di Prassitele (v.), una figura di Eitheos (forse un diadoùmenos di Prassitele?) e un Centauro.
Bibl.: W. Schmid-O. Staehlin, in Handbuch d. Altertumswissenschaft, VII, II(2), Monaco 1924; E. Bernert, in Pauly-Wissowa, Suppl. VII, 1940, c. 317 ss., s. v. Ed. critica: C. Schenkl-A. Reisch, Callistrati Descriptiones, Lipsia 1902.