KALMAR (A. T., 63-64)
Città della Svezia meridionale, sulla costa del Mar Baltico, in uno dei punti meglio difesi di questo mare, nel canale che separa dalla terraferma la lunga e stretta isola Öland. La popolazione di Kalmar, che è una delle più antiche città svedesi, era nel 1800 di 3300 ab., che salirono a 6600 nel 1850, a 12.700 nel 1900, a 20.177 nel 1931. La città presenta una parte più antica, caratterizzata da stretti vicoli, posta sulla terraferma in vicinanza del castello, il quale sorge su una penisoletta; sull'isola Kvarnholmen e altre isolette si estende la parte più importante della città, con il porto, la stazione, il duomo, il municipio e altri edifici pubblici. La rete stradale è qui regolare; della cinta di mura, che in passato chiudeva questa parte della città, rimangono adesso soltanto alcune porte.
Poiché Kalmar ha un retroterra vasto e in alcune parti fertile, ed è servita da buone vie di comunicazione terrestri e d'acqua, è diventata il centro economico e amministrativo di un vasto territorio: a ciò molto contribuiscono anche le comunicazioni marittime, per il fatto che il porto di Kalmar in inverno non è chiuso dai ghiacci; esso fu visitato nel 1928 da 6360 navi con 1.412.500 tonn.
Monumenti. - Dinnanzi alla città s'innalza il castello di Kalmar, grande edificio circondato da bastioni, con corte quadrata e otto torri. Le costruzioni risalgono in gran parte al Medioevo; nel secolo XVI furono però rimaneggiate, rinforzate e decorate all'esterno da eleganti portali, all'interno da rivestimenti lignei, soffitti, camini e affreschi decorativi, quasi tutti ben conservati. S'interessarono all'esecuzione di questi lavori re Erik XIV (1560-68) e re Johan III (1568-1592). Durante il regno di questi fu chiamato a dirigere i lavori l'architetto Domenicus Pahr, d'origine italiana, il quale, fra altro, disegnò la bella edicola per la fontana nella corte del castello e il complesso di fortificazioni con baluardi e bassi e rotondi bastioni angolari. La città fu riedificata nel sec. XVII, dopo l'incendio della città vecchia. Il duomo (1660-1700), di stile barocco, severo e grandioso, ha pianta cruciforme, quattro basse torri, ma è privo della cupola progettata. Sul mercato si affaccia il Palazzo comunale della seconda metà del sec. XVII.
Storia. - La città fu, nel Medioevo, membro della Lega Anseatica, e, per il suo commercio, sede di fiorenti colonie di Tedeschi. Vi si tennero più volte le diete, la più celebre delle quali è quella del luglio 1397, che stabilì la famosa unione nota appunto col nome di unione di Kalmar.
Unione di Kalmar. - Nel 1388 la regina di Danimarca, Margherita, che aveva sposato il re di Norvegia Haakon VI, e pertanto dopo la morte di questi (1380) e del figlio Olaf (1387) governava la Danimarca e la Norvegia, fu acclamata anche regina di Svezia da una parte della nobiltà svedese, ribellatasi al re di Svezia Alberto di Meclemburgo. Sconfitto quest'ultimo nella battaglia di Falen 1389), Margherita rimase effettiva padrona dei tre regni scandinavi. Formalmente invece il re era il bisnipote della regina Margherita, Enrico di Pomerania, eletto re di Norvegia nel 1387, di Danimarca e Svezia nel 1397. Alla situazione di fatto costituita dall'unione dei tre regni, diede il riconoscimento giuridico l'assemblea tenuta a Kalmar nel giugno 1389, la quale dichiarò riunite, in unione perpetua, in un solo sovrano le tre dignità reali di Danimarca, Svezia e Norvegia. Il 17 giugno Enrico di Pomerania fu consacrato re. Di fatto il potere rimase, sino alla sua morte, nelle mani della regina Margherita, l'ideatrice dell'atto d'unione; e ciò si tradusse in un'accentuata prevalenza della Danimarca sugli altri due regni. Nonostante interruzioni momentanee e conflitti interni (v. danimarca; norvegia e svezia), l'unione di Kalmar durò fino al 1523, quando fu definitivamente infranta dalla rivolta degli Svedesi, guidati da Gustavo Vasa.