S'impadronì del potere (1197) dopo la morte violenta di Ivan I, e restaurò l'Impero bulgaro battendo i Bizantini e i Serbi. Sostenne l'unione tra la Chiesa bulgara e quella di Roma, ottenendo da Innocenzo III l'istituzione di un patriarcato bulgaro autonomo; così che il card. Leone, legato pontificio, lo incoronava (1204) a Tirnovo "imperatore dei Bulgari e dei Valacchi". Dopo la IV crociata, vistasi respinta l'offerta di alleanza dai Latini, si accostò ai Greci e sconfisse Baldovino ad Adrianopoli (1205). Poiché le sue mire lo portavano alla unificazione della Balcania, si volse di nuovo contro i Bizantini, in una guerra di sterminio che gli valse il titolo di Romeòctono "uccisore dei Romei". Fu ucciso (1207) da un boiaro cumano durante l'assedio di Tessalonica.