Scrittore persiano (n. Sabzwār - m. 1504-05), soprannominato al-wā'iẓ "il predicatore". Autore di numerosissime opere tra le quali Rawḍat ash-Shuhadā' ("Il giardino dei martiri"), martirologio di ῾Alī, cugino e genero del Profeta; una nuova versione di Kalīla wa Dimna; Anwār-i Suhaylī ("Le luci di Canopo o di Suhayli"), opera in onore del ministro Aḥmad Suhayli. Il suo stile, artificioso e retorico, ottenne grandi successi; le sue opere furono tradotte in Oriente e in Occidente.