KANO (A. T., 109-110-111)
Città della colonia britannica della Nigeria (Africa occidentale), posta a 120 lat. N. e 8°30′ long. E., a 100 km. dal confine settentrionale della colonia a 480 m. s. m.
Visitata la prima volta dal Barth nel 1854 quando apparteneva al regno di Sokoto, fu da lui descritta come un gran centro commerciale e industriale per la fabbricazione dei tessuti e delle calzature, abitata da una popolazione mista di Haussa, Fulbè e Arabi, i quali ne avevano in mano il commercio, che si estendeva sino all'Egitto e a Tripoli. La sua origine sembra posteriore al sec. XVI. Conquistata dapprima dal sultano del Bornu e successivamente dai Fulbè che v'introdussero l'islamismo offrì rifugio ai grandi mercanti di Katsena dopo che nei primi del secolo XIX l'Haussa fu invaso e occupato dai Fulbè: divenne così il più importante mercato del Sūdān occidentale e sede di un vasto emirato. Gl'Italiani Mattucci e A. M. Massari pervennero a Kano nel 1880 nella loro celebre traversata dell'Africa.
In seguito all'accordo anglo-francese del 1899, Kano, con tutto l'antico impero di Sokoto, venne occupata dagl'Inglesi (febbraio 1903) che v'insediarono un nuovo emiro e un residente britannico. Kano conta oggi 50.000 ab. ed è collegata a Lagos con la ferrovia che dovrà raggiungere il Lago Ciad. Il territorio di Kano è assai fertile ed è densamente cosparso di città minori e di villaggi.