KANTHAROS (Κάνϑαρος)
Scultore sicionio, figlio di Alexis, ricordato da Pausania (iv, 3, 6; vi, 17, 7) quale autore delle statue di due fanciulli vincitori nella lotta ad Olimpia: Alexinikos di Elide e Kratinos di Egira, quest'ultimo famoso per la sua bellezza. È forse da identificare con il nostro il K. autore di una statua la cui base è stata trovata a Tebe, Artista abile ma, osserva Plinio (Nat. hist., xxxiv, 85), senza eccellere per alcuna opera sua; visse nella prima metà del III sec. a. C., essendo allievo di Eutychides. Secondo il Lippold la sua famiglia discenderebbe da Alexis, allievo di Policleto.
Bibl.: H. Brunn, Gesch. gr. Künstler, I, p. 291; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, X, 1919, c. 1885, s. v.; Thieme-Becker, XIX, 1926, p. 537, s. v.