KARABACH (A. T., 73-74)
Territorio autonomo annesso alla repubblica sovietica dell'Azerbaigian, situato verso l'estremo SE. della regione transcaucasica. Misura kmq. 4200 di superficie e conta una popolazione di 132.000 ab. (valut. 1930). Il Karabach, il cui nome, di origine persiana, significa "giardino nero", fece parte un tempo del regno armeno, poi venne governato da principi proprî e fu riconosciuto come khanato indipendente, e tale rimase fino al trattato di Gulistan, sottoscritto nel 1813, per il quale fu ceduto alla Russia. Nel 1923 venne formato il territorio autonomo dei Montanari del Karabach, ossia il Nagornyj Karabach; la parte occidentale venne però annessa alla vicina repubblica armena. Il Karabach si estende sopra una delle propaggini dell'altipiano armeno, nota appunto con il nome di Karabach, le cui cime più elevate si avvicinano ai 4000 m., mantenendosi al disopra del limite delle nevi persistenti: le diverse catene che solcano il Karabach costituiscono un sistema montuoso piuttosto complicato, che soltanto verso E. va degradando lentamente sino a terminare nella pianura stepposa solcata dalla Kura e da alcuni suoi a affluenti. Il clima è estremamente rigido d'inverno, soprattutto per le tempeste di neve e la violenza dei venti, e assai caldo, in modo particolare nelle vallate e lungo il versante volto alla pianura stepposa, durante la stagione estiva; inoltre è asciutto, ma in compenso una parte delle precipitazioni atmosferiche, cadendo sotto forma di nevi e conservandosi sino all'estate, alimenta con sufficiente abbondanza i corsi d'acqua. La vegetazione forestale è abbondante: essa predomina quelle zone più elevate, mentre verso la pianura prevalgono sempre più le specie erbacee proprie delle terre aride. Il suolo del Karabach, soprattutto nelle zone più elevate, è ricco di terre nere e da questa proprietà deriva non soltanto il nome alla regione, ma anche la sua buona produttività agricola. Una metà circa della popolazione è costituita da Tatari, in nulla diversi dai Tatari dell'Azerbaigian, e per l'altra metà da Armeni, con una piccola percentuale di Russi e di Persiani. Occupazione principale è l'agricoltura e in modo particolare è curata la produzione delle piante da frutta; caratteristico è anche l'allevamento dei cavalli di buona razza. Discreto sviluppo hanno la bachicoltura e l'apicoltura. Centro amministrativo è la piccola città di Stepanakert, che conta appena 3000 abitanti.