ČAPEK, Karel
Nato a Malé Svatoňovice il 9 gennaio 1890, è oggi uno degli scrittori cèchi più conosciuti e tradotti. La sua produzione letteraria presenta due tipi assai diversi: in talune opere, come Via Crucis e Racconti tormentosi, prevale una nota intima e psicologica, che è stata confrontata a Dostoevskij; l'influsso dei grandi scrittori russi del secolo scorso è innegabile in queste opere. Invece in certi suoi romanzi (Krakatit) e drammi utopistici (R.U.R.) il Č. vuole renderci il ritmo dinamico della vita presente e futura. L'avanguardismo di queste opere è tuttavia più apparente che reale, perché traspare continuamente una nota individualista e certe volte quasi idillica che si contrappone non a caso alla vita moderna e alla civiltà meccanica.
Oltre alle Lettere inglesi e alle Lettere italiane, il Č. ha pubblicato di recente in volume le sue corrispondenze dalla Spagna. Inoltre sembra dedicarsi in questi ultimi tempi con particolare passione a racconti di carattere poliziesco: i suoi Racconti di una tasca, assai diversamente giudicati, si riconnettono sotto qualche punto di vista ai racconti polizieschi del Chesterton, senza che il Č. peraltro ne subisca l'ideologia. In varî suoi scritti teatrali ha avuto a collaboratore suo fratello Josef, noto scenografo. In italiano: La vita degli insetti, in Concordia (25 marzo 1924); L'affare Makropulos, Milano 1926, R.U.R., in Il dramma (15 giugno 1929); Racconti tormentosi, con introduz. di W. Giusti, Torino 1929.