POLÁČEK, Karel
Scrittore ebreo boemo, nato il 22 marzo 1892 a Rychnov nad Kněžnou, morto il 19 ottobre 1944 nel campo di Oświęcim (Polonia).
In racconti e romanzi egli tratteggiò il mondo di modesti impiegati, miseri ebrei, giocatori di carte, sfaccendati e ragazze della periferia praghese, traendo effetti comici dal colorito lessicale della parlata di questi ambienti: Povídky pana Kočkodana (Racconti del signor K., 1922); Povídky israelského vyznání (Racconti di confessione israelitica, 1926), Život ve filmu (La vita nel film, 1927). Al romanzo ampio passò con Dům na předměsti (La casa nel sobborgo, 1927), Muži v offsidu (Uomini in fuori gioco, 1931), Hlavní přelíčení (Il dibattimento supremo, 1932). Negli ultimi anni il P. lavorò intorno ad una pentalogia sulla vita della piccola borghesia, di cui uscirono quattro parti: Okresní město (Città distrettuale, 1936), Hrdinové táhnou do boje (Gli eroi vanno in battaglia, 1936), Podzemní město (Città sotterranea, 1937), Vyprodáno (Tutto venduto, 1939). Durante la seconda Guerra mondiale il pittore Vlastimil Rada gli prestò il proprio nome per il romanzo Hostinec "U kemenného stolu" (Trattoria "Al tavolo di pietra", 1941).